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Gli studi dedicati alla fortificazione alpina sabauda hanno spesso privilegiato la vicenda storicoarchitettonica delle grandi fortezze di fondovalle, relegando le fortificazioni campali d’alta quota a meri elementi occasionali di difesa del territorio, trattati per lo più’ episodicamente e senza riferimento ad un principio di « sistema » difensivo-territoriale. Una recente ricerca, curata dal Centro Studi e Ricerche Storiche per l’Architettura Militare del Piemonte, dedicato alle opere campali dell’alta Valle di Susa e al loro rapporto con le fortificazioni principali, ha gettato le basi per un nuovo approccio allo studio delle difese alpine sabaude, imperniate sulle grandi fortezze, a loro volta coperte da opere campali sui principali passi alpini e, in profondità’, sulle dorsali delle valli convergenti sulla pianura piemontese. La comunicazione illustrerà’ lo sviluppo e le modalità d’impiego, con particolare riferimento alle valli di Susa e di Aosta, di un sistema fortificato che per estensione e duttilità d’impiego trova pochissimi confronti con altre realtà, illustrandone contestualmente la dimensione archeologica e le prospettive di valorizzazione nell’ambito della salvaguardia del patrimonio fortificato delle Alpi occidentali.Gli studi dedicati alla fortificazione alpina sabauda hanno spesso privilegiato la vicenda storicoarchitettonica delle grandi fortezze di fondovalle, relegando le fortificazioni campali d’alta quota a meri elementi occasionali di difesa del territorio, trattati per lo più’ episodicamente e senza riferimento ad un principio di « sistema » difensivo-territoriale. Una recente ricerca, curata dal Centro Studi e Ricerche Storiche per l’Architettura Militare del Piemonte, dedicato alle opere campali dell’alta Valle di Susa e al loro rapporto con le fortificazioni principali, ha gettato le basi per un nuovo approccio allo studio delle difese alpine sabaude, imperniate sulle grandi fortezze, a loro volta coperte da opere campali sui principali passi alpini e, in profondità’, sulle dorsali delle valli convergenti sulla pianura piemontese. La comunicazione illustrerà’ lo sviluppo e le modalità d’impiego, con particolare riferimento alle valli di Susa e di Aosta, di un sistema fortificato che per estensione e duttilità d’impiego trova pochissimi confronti con altre realtà, illustrandone contestualmente la dimensione archeologica e le prospettive di valorizzazione nell’ambito della salvaguardia del patrimonio fortificato delle Alpi occidentali.
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